Per la sua conformazione fisica e la sua posizione strategica il colle di San Martino è stato frequentato fin dalle epoche più antiche, la presenza romana è confermata anche dai risultati delle recenti campagne di scavo. Successivamente vi si insediarono Goti e Longobardi. Lo storico Paolo Diacono ricorda Artenia tra i sette castra in cui si rifugiarono i Longobardi in seguito alle incursioni degli Avari nel 610-611 d.C.
I lavori sul colle convalidano questa notizia: le strutture murarie più antiche risalgono infatti a questo periodo. L’insediamento fortificato andò ampliandosi consolidandosi nel tempo, cosicché per molti secoli il colle fu guarnito da una possente fortezza costituita da un nucleo principale posto sulla sua sommità e racchiuso da una cortina merlata, detto poi “Castello superiore”, e da una seconda cinta muraria che si svolgeva a metà colle, e che, in un momento successivo, darà origine al “Castello inferiore”, l’odierno castello Savorgnan.
Il percorso di visita sul colle può essere effettuato a piedi partendo da piazza Marnico di Artegna dove si trovano dei parcheggi. Per salire si percorre la suggestiva scala Rotter una lenta scalinata che giunge di fronte alla parrocchiale di S. Maria Nascente. Svoltando a destra ci si ritrova in uno slargo da cui parte il sentiero immerso nel verde lungo il fianco orientale del colle. Dal sentiero in vari punti si può ammirare il centro di Artegna ricostruito dopo i sismi del 1976. Al termine del sentiero si giunge ai resti archeologici delle mura occidentali. Da qui si sale verso la chiesetta di San Martino incontrando prima la cisterna dell’acqua e poi, proprio in corrispondenza di un terrazzamento che delimita il pianoro su cui si erge la chiesa, i resti delle strutture murarie del castrum. Raggiunta la chiesetta di San Martino che conserva al suo interno un importante ciclo di affreschi attribuiti a Gian Paolo Thanner risalenti al 1503, si può raggiungere il castello inferiore, oggi Castello Savorgnan, percorrendo la via asfaltata oppure il sentiero che dal retro della chiesa scende a valle raggiungendo prima la torre campanaria e poi il “castelletto”.
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Informazioni tratte dal depliant “Artegna, parcho archeologico del Colle di San Martino” a cura di Luca Villa e Natascia Fasiolo – Edizione Comune di Artegna